Come ottenere che la quieta parola scritta
abbia la quiete del gatto che dorme,
come fare in modo che la goffa parola
dia nome al buio con sguardo di gatto,
la sua fissità,
in che modo riuscire a scrivere parole
levigate come la pelle del gatto
talora, poche, parole unghia di gatto,
e altre, molte di più, con il movimento del gatto,
la sua cautela
la sua distanza,
come dire parole che abbiano
il silenzio del gatto,
come fare in modo che la parola mi contenga
e io sparisca,
divenuto silenzio,
come svanisce nella notte
un gatto?
*** Darío Camillo AGUDELO, 1947, poeta, saggista, scrittore colombiano, Gatti, da da Gatti, 2005, in 'il canto delle sirene', 21 febbraio 2018, qui
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