martedì 19 gennaio 2021

#SPILLI / Aspettiamo un bambino (Massimo Ferrario)

Leggo alcune interviste di politicanti sedicenti politici. Uomini e donne, disseminati ovunque, ma soprattutto concentrati in alcuni partiti: avvezzi alla retorica del 'patriottismo'  o della politica come 'impegno', 'sogno' e dichiarato rifiuto per le 'poltrone'

Viene da dire: 
"Se credi davvero a ciò che dici, sei scemo/a. Se non ci credi, sei in malafede." 

E subito viene da aggiungere, sempre immaginando di parlare a taluni intervistati/intervistate:
"In ambedue i casi si capisce perché la Politica non è per te, ma sei perfetto per fare politica: perché non fai che ripetere ossessivamente il mantra di valori e principi di cui o non sai il significato o, come appare evidente, non ti frega nulla.
Sei costretto a coltivare, con spasmodica coerenza, la più impudente schizofrenia etica: perché è così che ti assicuri la navigazione felice in quell’ambiente che di tutto oggi è fatto fuorché di principi, valori, orizzonte, scelte di servizio in funzione del sempre evocato 'bene comune'. 
Del resto hai perso l'olfatto. 
E anche gli altri  - noi: quelli per cui ti dichiari servitore disinteressato e ai quali ad ogni minuto sventoli in faccia la tua faccia che è soltanto una delle tante che usi e della quale peraltro fai credere di essere responsabile - da tempo non sentono più l'odore."

Però qualcuno ha ancora il naso che funziona. 

Aspettiamo un bambino. 
Quello del re nudo. 

Ma forse, dato l'ottundimento generale di noi adulti, uno non basta: ce ne vogliono tanti.
Che in questo caso abbiano il coraggio di specificare il nome, che tutti conosciamo, ma non osiamo dire, della cosa. 
Della cosa che puzza.

*** Massimo Ferrario, Aspettiamo un bambino, per Mixtura


In Mixtura ark Spilli di M. Ferrario qui

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