Esistono parole che costeggiano
il pensiero o lo attraversano
dolcemente oblique come lacrime.
Come ospiti dimenticati si aggirano
segrete per le stanze,
ogni cosa toccando.
Il loro andare sembra l’offerta lenta
di un frutto della terra.
*** Valerio MAGRELLI, 1957, poeta, traduttore, critico letterario, docente di letteratura francese, da Ora serrata lentis, in Aequator lentis, Feltrinelli, 1980.
Segnalato in 'poesiainrete', 5 gennaio 2021, qui
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