Chi ammazza di botte un ragazzo e poi va a bersi una birra.
Chi deve sottolineare che la vittima, un ragazzo nato in Italia, era "bene integrato"; insomma era una brava persona anche se non era bianco, ecco.
Chi pensa sia giusto augurare agli assassini morte, violenza, stupro in galera. Chi auspica la legge del taglione.
L'assessora che strappa e butta la coperta di una persona senza fissa dimora.
Chi passa le giornate a seminare odio, gioisce per i naufragi o l'incendio nel campo di Moria.
Chi usa le parole come un'arma.
Io non so come ne usciamo. A volte non so proprio se ne usciamo. Oggi è uno di quei giorni.
*** Cecilia SARTI STRADA, sociologa, già presidente di Emergency, facebook, 9 settembre 2020, qui
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