Sembra che mai sia esistita un'epoca, come quella attuale, in cui nulla sembri essere più rassicurante della mediocrità: tra le persone, nei gruppi, nelle Istituzioni pubbliche e private, quelle psicoanalitiche comprese.
Sempre di più - dovunque si guardi - possiamo renderci conto, se appena ci prestiamo attenzione, di come siano proprio i mediocri ad avere oggi - tranne qualche rara eccezione - maggiori possibilità di affermazione, di successo e di folgoranti carriere, e in ragione direttamente proporzionale alla loro piatta mediocrità.
La mediocrità sembra essere oggi il rimedio più efficace nei confronti dell'angoscia di potersi misurare con quello che effettivamente è il valore dell'essere, proprio e dell'altro.
La mediocrità e ciò che sembra maggiormente garantire il riparo dall'inquietudine di poter farei conti con le differenze tra sé e l'altro.
La mediocrità ci rassicura dal rischio che l'altro possa casomai arrivare finanche a sorprenderci.
La mediocrità è la religione dell'uguale e del prevedibile, assunti a rassicurante mito collettivo.
*** Egidio T. ERRICO, psicoanalista, Mediocrità, facebook, 22 settembre 2020, qui
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