Tante persone, in queste ore, condividono foto di Koala scampati ai devastanti incendi in Australia, dimostrando grande sensibilità ed empatia per gli animali. La cosa curiosa è che buona parte di queste persone non fa alcuna fatica ad odiare gli esseri umani, quando sono gli esseri umani a scappare da guerre, incendi, dittature e fame. Come dire: il Koala è così tenero... è assurdo vero? Mi fa venire in mente il vegano che, pochi giorni fa, esultava per la morte di un cacciatore.
Chiariamo bene, qui non si tratta di scegliere tra due forme di "pietas", ma di evitare due odiose forme di fondamentalismo. Non dobbiamo scegliere tra l'amore per l'uomo e quello per il koala. Non ha senso mostrare compassione per uno solo dei due, come se l'altro fosse invece un semplice oggetto, una cosa priva di anima, di cui si può disporre a piacere.
Quando provate compassione per l'animale, ricordatevi, per favore, dei cuccioli d'uomo.
*** Guido SARACENI, docente di filosofia del diritto e informatica giuridica presso l'università di Teramo, facebook, 10 gennaio 2020, qui
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