venerdì 24 gennaio 2020

#MOSQUITO / La donna secondo il fascismo (Ferdinando Loffredo, Benito Mussolini, Giovanni Gentile)

(1) - La indiscutibile minore intelligenza della donna ha impedito di comprendere che la maggiore soddisfazione può essere da essa provata solo nella famiglia, quanto più onestamente intesa, cioè quanto maggiore sia la serietà del marito […] La conseguenza dell’emancipazione culturale – anche nella cultura universitaria – porta a che sia impossibile che le idee acquisite permangano se la donna non trova un marito assai più colto di lei . […] deve diventare oggetto di disapprovazione, la donna che lascia le pareti domestiche per recarsi al lavoro, che in promiscuità con l’uomo gira per le strade, sui tram, sugli autobus, vive nelle officine e negli uffici […] Il lavoro femminile […] crea nel contempo due danni: la «mascolinizzazione» della donna e l’aumento della disoccupazione maschile. La donna che lavora si avvia alla sterilità; perde la fiducia nell’uomo; concorre sempre di più ad elevare il tenore di vita delle varie classi sociali; considera la maternità come un impedimento, un ostacolo, una catena; se sposa difficilmente riesce ad andare d’accordo col marito […]; concorre alla corruzione dei costumi; in sintesi, inquina la vita della stirpe.

*** Ferdinando LOFFREDO, 1908-2009, storico e  studioso sociale, Politica della famiglia, Bompiani, 1938, citato da Ilaria Romeo, 20 gennaio ’27, il governo fascista emana la legge che riduce i salari delle donne della metà rispetto agli uomini, 20 gennaio 2020, qui

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(2) - L’esodo delle donne dal campo di lavoro avrebbe senza dubbio una ripercussione economica su molte famiglie, ma una legione di uomini solleverebbe la fronte umiliata e un numero centuplicato di famiglie nuove entrerebbero di colpo nella vita nazionale. Bisogna convincersi che lo stesso lavoro che causa nella donna la perdita degli attributi generativi, porta all’uomo una fortissima virilità fisica e morale.

*** Benito MUSSOLINI, 1883-1945, 'Il Popolo d’Italia', 31 agosto 1934, citato da Ilaria Romeo, 20 gennaio ’27, il governo fascista emana la legge che riduce i salari delle donne della metà rispetto agli uomini, 20 gennaio 2020, qui

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(3) - La donna non desidera più i diritti per cui lottava […] (si torna) alla sana concezione della donna che è donna e non è uomo, col suo limite e quindi col suo valore […]. Nella famiglia la donna è del marito, ed è quel che è in quanto è di lui.

*** Giovanni GENTILE, 1875-1944, filosofo, pedagogista, accademico, politico, La donna nella coscienza moderna, 1934


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