lunedì 27 gennaio 2020

#EX_LIBRIS / La classificazione (Antonio Manzini)

«Vede, ho una personale classificazione delle rotture di coglioni che la vita nella sua indifferenza mi propina giornalmente. Si va dal sesto livello fino al decimo. C’è un po’ di tutto, i tabaccai chiusi, Radio Maria, i calzini che al posto dell’elastico hanno un laccio emostatico, D’Intino, che è un mio agente, battesimi, comunioni, matrimoni, Natale e Capodanno. Ma al decimo livello c’è una sola, solitaria regina, padrona indiscussa del mio destino. E sa qual è?». 
Il medico trattenendo una risata riuscì a rispondere. 
«Ho un sospetto». 
«Già. Il caso sul groppone. È la più grande rottura di coglioni che esista perché lo devo risolvere. Non è sete di giustizia la mia, mi creda, è che non mi piace essere preso in giro. Solo che per capire mi devo trasformare». 
«Non la seguo di nuovo». 
«Devo entrare nel corpo del figlio di puttana che ha decretato arbitrariamente la fine di un’esistenza. Anche qui i nostri lavori si somigliano. Lei entra con le mani nei corpi, taglia cuce e guarisce; io con la mente devo infilarmi nella testa di questa gente, che è una palude, mi creda. Sporcarmi i vestiti, la pelle, diventare una creatura di quegli stagni luridi, fogne a cielo aperto. Lei si toglie i guanti, si disinfetta e torna a casa. A me la sporcizia resta attaccata addosso, non va più via».

*** Antonio MANZINI, 1964, scrittore, sceneggiatore, attore, regista, Ah l'amore l'amore, Sellerio, 2020


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