giovedì 1 novembre 2018

#MOSQUITO / La stima che hai di te stesso vale più della stima altrui (Lucio Anneo Seneca)

«Non ho mai cercato di piacere alla folla, poiché la folla non gradisce ciò che so, né io so ciò che la folla gradisce.» «Chi ha detto questo?» chiederai; come se ti fosse ignota la persona a cui ordino di pagare: Epicuro. La stessa cosa ti diranno a gran voce tutti i filosofi di ogni scuola, peripatetici, accademici, stoici, cinici. Come, infatti, può piacere alla folla chi ama la virtù? Per acquistare il favore della folla si richiedono mezzi disonesti. Devi farti simile ad essa. Non ti approverà se non ti riconoscerà uno dei suoi. Ma è molto più importante della stima altrui quella che tu hai di te stesso; l’amore dei disonesti può ottenersi solo con mezzi disonesti. Che vantaggio, dunque, ti darà quella filosofia tanto lodata e preferita a tutte le arti e a tutti i beni terreni? Ti insegnerà ad anteporre la tua stima a quella che di te ha la gente; a considerare i giudizi nel loro valore e non nel loro numero; a vivere senza paura degli dèi e degli uomini; a vincere i tuoi mali, o a porre loro un termine. D’altra parte, se ti vedrò celebre per favore popolare, se al tuo ingresso si sentirà lo strepito e il plauso e simili onoranze da pantomimi, se per tutta la città ti loderanno donne e bambini, perché non dovrei provare un senso di compassione per te, sapendo quale via porti a tale popolarità? Addio.

*** Lucio Anneo SENECA, 4 a.C-65, filosofo, drammaturgo e politico romano, da Lettere a Lucilio, 29, 10, traduzione di Giuseppe Monti, in Seneca, Opere Morali, Bur, edizione digitale 2013
https://it.wikipedia.org/wiki/Lucio_Anneo_Seneca


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