In base al principio di laicità, i leader religiosi non possono, in quanto tali, legiferare, giudicare o governare. Queste funzioni vengono affidate dal nostro ordinamento a coloro i quali sono stati eletti - direttamente o indirettamente - oppure, hanno dato prova di possedere specifici titoli e competenze.
Ovviamente, tutto ciò non significa che il Papa non possa affermare ciò che vuole, come vuole e quando vuole, su qualsiasi - e ripeto “qualsiasi” - tema o argomento. Ci mancherebbe. Viviamo in una democrazia caratterizzata - tra le altre cose - dalla libertà di espressione del pensiero.
Ciò che faccio fatica a sopportare, al contrario, è che una accolita di pluri-divorziati e pluri-fidanzati (per tacere di altre e ben più gravi vicende di cronaca penale) possa venire a farci la predica sulla strenua difesa della “famiglia tradizionale” - ammesso che questa espressione abbia ancora un senso oggi.
Il Papa ribadisce un’antica e rispettabilissima dottrina, mentre loro, come al solito, ne fanno squallido sciacallaggio politico, a caccia di voti.
Insomma, le donne incinte e i bambini vi interessano solo quando non viaggiano su una barca piena di disperati.
*** Guido SARACENI, docente di filosofia del diritto e informatica giuridica presso l'università di Teramo, facebook, 10 ottobre 2018, qui
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