° «Preferisco che mio figlio muoia piuttosto che diventi omosessuale.»
° «Lei signora non si merita nemmeno di essere stuprata.»
° «La dittatura militare (1964-1985) ha torturato, ma non ha ucciso abbastanza»
E più recentemente, nell'ottobre 2018 (vedi Rocco Cotroneo, 'corriere.it', 29 ottobre 2018, qui:
° «Questa gentaglia, se vuol restare qui, dovrà sottoporsi alla legge di noi tutti. Sennò va in galera, o fuori dal Brasile. Questi delinquenti rossi saranno cacciati dalla nostra patria»
° «La “Folha de São Paulo” è la più grande fabbrica di fake news del Brasile. Con me non avrà più le risorse pubblicitarie del governo. Le mie condoglianze, stampa venduta!»
° «Basta con le politiche per i ”poverini”. Adesso sono tutti da proteggere, le donne, i neri, i gay, i nordestini… Tutto questo con me finirà»
Sono solo alcune delle affermazioni pronunciate dal nuovo presidente del Brasile, eletto ieri, 28 ottobre 2018 con il 55% dei voti.
E' Jair Bolsonaro, xenofobo, omofobo, misogino, fascista.
Ha dichiarato: «Grazie a Dio sono riuscito a interpretare la volontà dei nostri concittadini. Il paese chiedeva un cambio. Non potevano continuare a vivere con il populismo, l’estremismo, il comunismo della sinistra. Dobbiamo seguire l’insegnamento di Dio.»
Matteo Salvini, ovviamente, si è subito complimentato con lui.
Entrambi sono pronti per scambiarsi vangelo e rosario.
Da buoni 'padri di famiglia'.
Soffia un vento nero.
Soffia un vento nero.
*** Massimo FERRARIO, Vento nero, per Mixtura
In Mixtura ark #Spilli di Massimo Ferrario qui
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