domenica 28 ottobre 2018

#MOSQUITO / L'approccio 'epistemico' alla efficacia della democrazia (Stefano Feltri)

L’unico modo per rispondere all’attacco sovranista alla democrazia rappresentativa è usare quello che il filosofo americano David Estlund chiama «l’approccio epistemico» alla questione: il valore della democrazia non sta soltanto nel reggersi su un principio che tutti possono accettare (le decisioni si prendono a maggioranza), ma nella sua capacità di produrre risultati migliori rispetto ad altri sistemi. Decidere a maggioranza, in fondo, è un metodo come un altro: tutti percepiscono una certa equità perché sanno che se oggi possono trovarsi in minoranza su una certa decisione, domani magari invece faranno parte della maggioranza. E quindi non c’è una discriminazione, una barriera insormontabile o pregiudiziale, semplicemente prevale l’opinione piú condivisa. Però, osserva David Estlund, anche decidere lanciando una moneta è un metodo che garantisce a tutti equità: nessun gruppo organizzato può influenzare il processo decisionale, nessun lobbista può interferire. L’Italia deve uscire dall’euro? «Testa» rimane, «croce» se ne va. Se vogliamo sostenere che la democrazia rappresentativa fondata sulla delega e il Parlamento è meglio del lancio della moneta – o di un referendum consultivo – dobbiamo dimostrare che produce decisioni di una qualità superiore, che il dibattito e la mediazione che solo i partiti e il Parlamento possono garantire permette di approdare a un risultato di maggiore soddisfazione per tutti. Finora i partiti tradizionali non hanno neppure provato a impegnarsi in questo difficile compito che richiede modifiche delle procedure parlamentari, una maggiore apertura alle proposte della società civile, grande trasparenza. L’approccio è stato, in Italia come in Europa, quello dell’arrocco: usare regolamenti e tattiche parlamentari per minimizzare le conseguenze dell’improvvisa presenza massiccia di deputati eletti da schieramenti populisti o comunque di protesta. Il prevedibile risultato è stato quello di aumentare lo scetticismo sulla capacità di questa politica di rinnovarsi da sola. Ma senza affrontare i sovranisti con l’approccio «epistemico» di Estlund, cioè dimostrare che pratiche e istituzioni screditate possono garantire risultati decisionali migliori rispetto alle scorciatoie sovraniste, la battaglia in difesa della democrazia rappresentativa sarà persa.

*** Stefano FELTRI, 1984, giornalista e saggista, Populismo sovrano, Einaudi, 2018 - David Estlund, The Epistemic Dimension of Democratic Authority, in James Bohman, William Rheg, a cura, Deliberative Democracy. Essays on Reason and Politics, Mit Press, Cambridge, Mass, 1997


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