più profondamente di cento rivoluzioni
non si perde, non dilegua con gli anni
per quanto svaniscano i tratti
per quanto si deformino i corpi.
Resta nei desideri suscitati un tempo
nelle parole giunte anche in ritardo
nell’esplorazione incerta della carne
nei drammi mai venuti alla luce
nel riflettersi delle separazioni,
nelle identificazioni totali.
La bellezza delle donne che cambiano la vita
resta nelle poesie scritte per loro
rose perenni che effondono sempre lo stesso profumo,
rose perenni, come da sempre dicono i poeti.
*** Titos PATRIKIOS, 1928, poeta e scrittore greco, Rose perenni, traduzione di Nicola Crocetti, da Titos Patrikios, La resistenza dei fatti, Crocetti, 2007
Anche in 'losguardopoIetico', 325, 6 maggio 2014 (pubblicazione a circolazione riservata)
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