lo sguardo verso di noi dalle vette
dei vostri tempi splendidi come chi scruta una valle
che non ricorda neppure di avere percorsa;
non ci vedrete, dietro lo schermo di nebbie.
Ma eravamo qui, a custodire la voce.
Non ogni giorno e non in ogni ora
del giorno; qualche volta, soltanto,
quando sembrava possibile
raccogliere un po’ di forza.
Ci chiudevamo la porta
dietro le spalle, abbandonando
le nostre case sontuose
e riprendevamo il cammino, senza meta.
*** Fabio PUSTERLA, 1957, poeta svizzero, A quelli che verranno, da Pietra di sangue, Marcos y Marcos, 1999. Segnalato in 'liminamundi', 21 gennaio 2017, qui
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