(e vergognosi)
quei tempi in cui i
dissidenti
passano per
dissennati
e sono stati assoldati
soldati
che inneggiano
al “Leader-che-meno-male-c’è”
e tutti
(beotamente)
possono risparmiarsi
la fatica e il rischio di
‘esserci’.
Di essere
adulti
che consentono e dissentono e discutono.
E vivono.
Rifiutandosi di
sopravvivere.
Perché hanno deciso di essere
semplicemente
(difficilmente)
uomini.
*** Massimo FERRARIO, Quei tempi, 'ContrAppunti', pubblicazione a circolazione riservata, n. 235, 24 settembre 2010
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