Dilemma: con i matti, i violenti concettuali, i vandali del buon senso, gli ignoranti arroganti... non si può discutere, perché discutere significa prenderli sul serio - vale la pena discuterci - e a volte è proprio questo riconoscimento a essere il problema, vedi la polemica sui vaccini, le vari sciocchezze di Salvini, le mattane di Trump, i terroristi dell'Intelligenza Artificiale/Terminator etc.
D'altra parte, ignorarli, passare sotto silenzio, fare finta di niente, tapparsi le orecchie, significa lasciar loro campo libero, invitarli a sentirsi dalla parte di chi ha ragione, non è tolleranza ma apatia o indifferenza verso la distruzione della ragione, ed è irresponsabile verso chi ascolta o osserva e magari finisce per sentire solo le strombazzate dell'idiozia.
Ma allora che si può fare? Due cose.
Soluzione, a tenaglia:
a) fornire informazioni buone per lasciare alle sciocchezze meno spazio, senza ingaggiare una discussione
e poi, cosa crudele, ma necessaria...
b) prenderli in giro ma non sul serio, ironizzare senza scendere al loro livello fino a che non diventano rossi in volto, il tutto con calma, e freddezza socratica, se ci si riesce.
Allo scempiato che dice corbellerie piace la discussione, il confronto violento, magari le urla e le parolacce, ma odia l'esplicito non essere preso sul serio ed essere mostrato come una sorta di strano fenomeno, di cui si può soltanto ridere.
*** Luciano FLORIDI, 1964, direttore di ricerca e professore di filosofia ed etica dell'informazione all'Università di Oxford, Oxford Internet Institute, facebook, 20 giugno 2018, qui
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