Da bambino dicevano che noi meridionali toglievamo lavoro, rubavamo, eravamo sporchi e vivevamo ammucchiati in poche stanze di fatiscenti case di ringhiera (in questo avevano ragione). A scuola mi chiamavano terrone e mi azzuffai con un compagno di classe. Sette giorni di sospensione.
Ora vedo donne abbracciate a teneri figlioletti o gattini, che vomitano frasi orripilanti verso " gli altri". I social hanno dato corpo ai sentimenti più biechi.
La storia si ripete. Problemi interni trovano facili capri espiatori, e c'è sempre il ribaldo di turno che cavalca l'onda. Aveva ragione Levi: ognuno è ebreo di qualcuno.
*** Raffaele MANGANO, giornalista, scrittore, La vita che torna, facebook, 22 giugno 2018, qui
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