mercoledì 2 agosto 2017

#RITAGLI / Ortoressia, l'ossessione a tavola (Irene Campagna)

(...) L'ortoressia - letteralmente «appetito corretto» - è un'ossessione maniacale per un'alimentazione ritenuta sana. Descritta per la prima volta nel 1997 da un dietologo statunitense, Steven Bratman, su una rivista di yoga, raggiunge il riconoscimento accademico solo nel 2004 con la pubblicazione del primo studio scientifico in merito sulla rivista «Eat and Weight Disorders».

A scriverlo è un gruppo di ricerca italiano, guidato da Lorenzo Maria Donini. «Era il periodo della mucca pazza. Il delirio era collettivo e abbiamo deciso di indagare questo fenomeno», racconta il nutrizionista e docente di alimentazione e nutrizione umana alla «Sapienza» Università di Roma. «Lo studio ha rivelato una realtà al di là delle nostre aspettative».

In genere uno inizia con il desiderio di controllare la propria alimentazione nell'illusione di raggiungere la salute perfetta. A differenza delle persone anoressiche o bulimiche, gli ortoressici non si preoccupano della quantità di cibo che consumano ma della sua qualità. Per loro la perdita di peso non è un obiettivo fondamentale. In casi estremi però possono arrivare a digiunare pur di non ingerire alimenti che considerano contaminati o pericolosi per la salute, fino a morire d'inedia.
Una sindrome insidiosa: quand'è che l'attenzione a una dieta salutare diventa malattia? «Quando questa attenzione sfocia in una rigidità eccessiva, con un evitamento per lo più arbitrario di certi alimenti che ha come conseguenza carenze nutrizionali e/o energetiche», risponde Liliana Dell'Osso, psichiatra e direttrice della Scuola di specializzazione in psichiatria dell'Università di Pisa. (...)

*** Irene CAMPAGNA, L'ossessione a tavola, 'Mente & Cervello', agosto 2017



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