voglio morire con calma.
Voglio morire osservando
il corpo che espelle, goccia
dopo goccia, la vita spossata.
Farla passare attraverso me stessa,
come attraverso un setaccio fine fine,
e – alla lunga – tirare un sospiro di sollievo
per non aver scorto nulla sul fondo.
*** Vera PAVLOVA, 1963, musicista e poetessa russa, Non voglio che mi cada addosso un mattone, in 'fili d'aquilone', n. 43, luglio-settembre 2016, traduzione dal russo di Linda Torresin, qui
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