Suvvia siamo seri, la terribile e criminale guerra in Siria vi è da anni, figlia della volontà degli americani e dei loro alleati di rovesciare il regime fascista di Assad. I missili di Trump sono una sorpresa e uno shock per tutti i suoi sostenitori europei e soprattutto italici, che lo avevano eletto a isolazionista, antiguerra, anti Nato, anti Ue e amico di Putin.
Chi vuole veramente la pace deve innanzitutto capire che sono gli stati nazionali e nazionalisti i principali fautori di guerre e terrorismo: dagli USA alla Russia, dalla Turchia ad Israele, dalla Siria all'Arabia Saudita, dalla Francia all'Iran. Dalla guerra dei Cent'anni ad oggi il binomio stato-guerra è indissolubile. Dentro gli stati-nazione non vi sarà mai pace, perché lo stato vive di guerra e di nemici. Al massimo vi sono tregue.
La pace la possono costruire solo le comunità di uomini e donne nella fratellanza e nella solidarietà e non nelle contrapposizioni identitarie etniche, religiose, economiche o politiche su cui gli stati costruiscono la loro forza, trasformandosi in Leviatani armati, oggi più o meno camuffati da democrazie.
I bimbi sono usati come cavie di ogni propaganda.
I bambini uccisi dai gas non valgono di più dei migliaia di bambini uccisi dagli americani in Irak o dai sauditi nelle Yemen o dagli aerei russi ad Aleppo.
È una ipocrita guerra politica tra potenze, senza regole come tutte le guerre.
*** Matteo SAUDINO, insegnante di filosofia e storia, 'facebook', 8 aprile 2017, qui
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