Se nel secondo dopoguerra la tassazione massima arrivava anche a picchi dell’80% per i più abbienti – per finanziare gli investimenti del New Deal si arrivò anche al 90% –, quella cifra viene presto più che dimezzata. Si abbandona la tassazione patrimoniale, in molti paesi si diminuisce o si abolisce la tassa di successione, si riducono le tasse sui profitti delle imprese e sulle plusvalenze finanziarie. La ricchezza si accentra nelle mani di pochi: se nel 1973 il famoso 1% catturava il 9% della ricchezza generata in un anno, nel 2013 il rapporto è esattamente raddoppiato, passando al 18%. L’accentramento della ricchezza arriva così a livelli che giustificherebbero più di una rivoluzione: nel 2014 è stato sancito che 62 uomini detengono un patrimonio pari, a livello mondiale, a quello del 50% più povero – 3 miliardi di persone. Un numero che si è ancora ridotto nel 2017: ne bastano ora solo 8 per avere una ricchezza pari a quella di 3,6 miliardi di persone.
*** Lorenzo MARSILI e Yanis VAROUFAKIS, Il terzo spazio. Oltre establishment e populismo, Laterza, 2017
https://en.wikipedia.org/wiki/Lorenzo_Marsili
https://it.wikipedia.org/wiki/Gian%C4%ABs_Varoufak%C4%ABs
In Mixtura altri contributi di Yanis Varoufakis qui
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