venerdì 2 dicembre 2016

#MOSQUITO / L'uomo che dice no, preserva la dignità collettiva (Javier Cercas)

In una società ci sono soltanto tre personaggi imprescindibili: il maestro, il medico e l'uomo che dice No.
Il maestro è colui che insegna a vivere; il medico è colui che insegna a morire; l’uomo che dice No è colui che preserva la dignità collettiva: è l’uomo che, nelle situazioni limite, nei momenti più rischiosi, quando si decide il destino della società ed è più difficile conservare i nervi saldi e tutti o quasi tutti perdono il senso della realtà e dicono Sì per un errore di valutazione e chi non lo fa non osa dire No per timore di essere rifiutato dalla maggioranza, in quel momento, dopo aver riflettuto senza fretta e con la massima serietà ed essere giunto a una conclusione, ha il coraggio di dire No, tranquillamente, senza alzare la voce, con ostinata impavidità, mancanza di gestualità, discrezione inflessibile e dignità statuaria.
Quest’uomo non vuole erigersi a esempio per nessuno né dare lezioni a nessuno; e non dice No per il piacere o il capriccio o la vanità della contraddizione, né è un conformista dell’anticonformismo, né dal suo rifiuto ottiene qualche reddito economico e professionale: semplicemente ha il coraggio di pensare con lucidità e di agire in accordo con ciò che pensa. Quest’uomo è il nemico del popolo di Ibsen, l’uomo in rivolta di Camus, in molti sensi il protagonista dei grandi romanzi di Kafka.
Quest’uomo incarna la dignità dell’intellettuale.

*** Javier CERCAS, 1962, scrittore e saggista spagnolo, L'uomo che dice no, 'La Lettura', 13 settembre 2015, citato da Gianni Barbacetto, giornalista, 'facebook', 1 dicembre 2016, qui

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