martedì 5 luglio 2016

#SENZA_TAGLI / Terrorismo, e potere (Francesco Erspamer)

Ma davvero il terrorismo è una degenerazione del nostro tempo? 
A me risulta che in tutte le rivoluzioni, rivolte e guerre d’indipendenza e di liberazione del passato sia morta un sacco di gente, anche innocente e spesso in modo atroce, e che a parecchi degli assassini siano dedicate piazze e statue. 
La differenza la fanno i media, che amplificano la violenza quando fa comodo ai loro padroni attraverso l’ossessiva ripetizione delle immagini; e i fabbricanti di armi, inclusi quelli italiani, che ne inventano e producono di sempre più letali, economiche, facilmente trasportabili. (Prossimamente basterà avere una stampante 3D: agghiacciante vero?; ma vi avranno spiegato che la Tecnologia, come il Libero Mercato, non possono essere fermati o discussi: propongo di cominciare a chiamarli, rispettivamente, Ananke e Dio).

Ma c’è un altro fattore da non trascurare: il potere si è blindato. 
Rarissimo che a morire sia qualche primo ministro o presidente o CEO miliardario o celebrity; troppo ben protetti, da legioni di pretoriani pagati dai contribuenti. Per cui chi si ribella o impazzisce non può che prendersela con la gente ordinaria. 
A mio parere invece si dovrebbe tornare all'idea che il re è anche un capro espiatorio. Vuoi fama, denaro e potere? E allora devi uscire dalla bolla, scendere dall'Olimpo, renderti accessibile all’ira, al fanatismo e alla follia di coloro che a torto o ragione si sentano da te offesi o minacciati, al posto dei tuoi sudditi. Per viverli davvero, i problemi; non parlarne soltanto ai talk show o su Twitter.

*** Francesco ERSPAMER, docente di studi italiani e romanzi ad Harvard, saggista, 'facebook', 4 luglio 2016, qui



In Mixtura 2 contributi di Francesco Erspamer qui

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