domenica 6 marzo 2016

#SPILLI / Social network, e cervello (M. Ferrario)

I social network (e Facebook soprattutto: perché twitter, se non altro, ha il limite, forse ancora per poco, delle 140 battute...) ci hanno fatto credere che tutto quello che passa per il nostro cervello debba essere detto. 
E, in particolare, debba essere comunicato, con urgenza urgentissima impossibile da differire, al mondo intero, in quanto notizia fondamentale di cui l'intero mondo non può assolutamente essere privato: pena un impoverimento irrimediabile dell'umanità.

Insomma, della serie: 'narcisi per sempre' e 'incontinenti è bello'.

Sommessamente mi viene da ricordare, anche a me stesso:

1) - Non tutto ciò che passa per il cervello sono idee o pensieri.
2) - Bisognerebbe prima ci assicurassimo che ciò che passa stia passando davvero per il cervello.
3) - Occorrerebbe ci sincerassimo, prima di credere di avere un'idea o un pensiero, di avere attivato il cervello, conoscendone, soprattutto, il manuale d'uso.

Si tratta di un memo in tre punti che, per la verità, dovrebbe funzionare sempre: nel virtuale e nella realtà fisica.

*** Massimo Ferrario, Mixtura


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