giovedì 17 dicembre 2015

#SGUARDI POIETICI / Una poesia che un po' ci turbi (M. Ferrario)

Una poesia umile, quieta, che non stupisca
- niente arzigogoli e frasi cervellotiche -
chiara e tersa come l’acqua di sorgente,
e concisa ed essenziale come un lampo.

Una poesia che stia in terra e non in cielo 
e ci apra l’anima e un po’ ci turbi
facendoci pensare ma col cuore.

Una poesia così 
la scrive tutti i giorni il dio dentro di noi,
ma noi non la leggiamo:
perché abbiamo occhi gelidi e indaffarati
e non sappiamo più l’anima cos’è
quando è umida di rugiada
e sente il mondo.

*** Massimo Ferrario, Una poesia che un po’ ci turbi, febbraio 2013. 
Anche in 'losguardopoIetico', n. 444, 22 marzo 2015, qui


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