- niente arzigogoli e frasi cervellotiche -
chiara e tersa come l’acqua di sorgente,
e concisa ed essenziale come un lampo.
Una poesia che stia in terra e non in cielo
e ci apra l’anima e un po’ ci turbi
facendoci pensare ma col cuore.
Una poesia così
la scrive tutti i giorni il dio dentro di noi,
ma noi non la leggiamo:
perché abbiamo occhi gelidi e indaffarati
e non sappiamo più l’anima cos’è
quando è umida di rugiada
e sente il mondo.
*** Massimo Ferrario, Una poesia che un po’ ci turbi, febbraio 2013.
Anche in 'losguardopoIetico', n. 444, 22 marzo 2015, qui
Nessun commento:
Posta un commento