Ognuno di noi non si porta dentro solo il suo mondo, ma deve crearne uno nuovo. Uno scrittore è e deve essere portavoce di se stesso. Anzi, le faccio un esempio più radicale: II barone rampante di Calvino. Un libro importante perché è una scrittura personale, ma radicata in un altrove.
*** Michael ONDAATJE, 1954, scrittore singalese naturalizzato canadese, dichiarazione a Roberta Scorranese, Michael Ondaatje, "Ho visto e fatto tante cose e ho capito che voglio essere più allievo che maestro", 'Corriere della Sera', 18 dicembre 2015
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