Così come il comandamento “non uccidere” pone un limite chiaro per assicurare il valore della vita umana, oggi dobbiamo dire “no a un’economia dell’esclusione e della inequità”. Questa economia uccide. (…)
Oggi tutto entra nel gioco della competitività e della legge del più forte, dove il potente mangia il più debole. Come conseguenza di questa situazione, grandi masse di popolazione si vedono escluse ed emarginate: senza lavoro, senza prospettive, senza vie di uscita. Si considera l’essere umano in se stesso come un bene di consumo, che si può usare e poi gettare. Abbiamo dato inizio alla cultura dello “scarto” che, addirittura, viene promossa
*** Papa FRANCESCO, Evangelii gaudium, 24 novembre 2013, n. 53, citato da Aldo Antonelli, Il cantiere di Francesco e le nostre responsabilità, presbitero, parroco ad Antrosano, L'Aquila, coordiinatore di Libera e della Casa per la Pace nella provincia di L'Aquila, 'MicroMega', 6, 2015
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