Natsuo KIRINO, Pioggia sul viso, Neri Pozza, 2015
pagine 331, € 18,00, ebook € 8,99
E' il romanzo di esordio di un'autrice giapponese ormai affermata, già tradotta con successo anche in Italia, specializzata in originali 'gialli-neri': niente commissari o poliziotti, solo personaggi comuni. Come in questo caso, la cui protagonista è una ragazza suo malgrado buttata a svolgere il lavoro di investigatrice per la scomparsa inspiegabile della sua amica scrittrice.
La storia si sviluppa in modo piano per oltre trecento pagine: con una certa lentezza (anche eccessiva) e molti dettagli (alcuni rilevanti, altri meno). Tutto scorre senza particolari sobbalzi e giunge ad un finale che pare consequenziale e non particolarmente sorprendente. Ma, nell’ultimo capitolo, un secondo finale, spiazzante, ti costringe a recuperare nella storia i tanti segnali disseminati, apparentemente divaganti, e a trovare il senso della conclusione.
Forse un ‘editing’ che avesse ‘asciugato’ il racconto, sfrondando talune descrizioni e qualche riflessione più ripetitiva, avrebbe favorito una maggiore tensione.
Se non è troppo impaziente, comunque, il lettore che accetta uno stile che sa far crescere la vicenda con una gradualità anche un po’ pigra, trova interesse e coinvolgimento.
E alla fine scopre che la storia è più intricata di quanto era apparsa e molti particolari meno secondari di come aveva creduto. (mf)
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