«Cambiare strada, ma senza abiure». (Paolo Gentiloni, intervento a 'Piazza Grande', convention di Nicola Zingaretti, 14 ottobre 2018).
Giusto. E giusta pure la logica.
Anche se un bambino, per la verità, con la logica di un bambino e non di un dirigente Pd, si chiederebbe: ma se la strada era giusta, perché adesso dite di volerla cambiare?
Ma è un bambino, appunto.
E si sa che i bambini non hanno logica. Non ci arrivano. A capire che la linea giusta è cambiare senza cambiare. Cambiare forma (stile di comunicazione, alias ‘storytelling’: dunque modo di prendere per i fondelli i pochi che, nonostante i tempi bui, i fondelli finora, magicamente, sono riusciti a non darli via), ma non modificare di una virgola la sostanza (con il rischio terribile, poi, di finire a sinistra).
Del resto, come oggi ci si ripete ad ogni secondo, mai assolutamente dimenticarsi di essere sempre ‘inclusivi’. Tenere insieme tutto e tutti. Le azioni sbagliate di ieri e il blabla sul cambiamento di oggi.
È così che si recuperano i 2 milioni di elettori passati ai 5S. Per non parlare degli astenuti, incazzati come sono.
Per questo, per carità, pure Renzi resta una risorsa. Imprescindibile. E mai anche solo accennare a una larvata critica nei suoi confronti.
Sì, meno male che c’è Lui. E che Lui continua a combattere insieme (?) al Pd. Con la sua intelligenza politica preziosa. Da vero animale politico. Primo assoluto nella gara dei perdenti del secolo. In questo senso, un vero vincente. Come lui, nessuno.
Già, Lui.
Il destino c’è l’ha dato e guai a perderlo. Infatti, se lo si perde, poi come si fa a perdere ancora?
Il rischio è che non ci si estingua più.
*** Massimo Ferrario, Pd, la riscossa, per Mixtura
Non c’è nulla da fare.
Freccia rigorosamente a destra.
Neppure in un cartello riescono ad andare a sinistra. (mf)
via facebook, 14 ottobre 2018, qui
In Mixtura ark #Spilli di Massimo Ferrario qui
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