perché non siamo più certi della meta.
E se lo diciamo, siamo come un bambino
che ha imparato soltanto a da risposte gradite
alle domande dei grandi, senza capire
ciò che sta dicendo e a chi fa pro.
E quando sembravate esercitare opposizione,
ciò non avveniva senza veder dietro di voi
un suggeritore. Poiché, ah, da soli
siete paralizzati fino al midollo nell'anima
e infervorati attendete nuovi ordini
per essere, come voi pensate, forti e protetti.
La piazza era il vostro posto, la felicità la folla.
La libertà, però, languiva nell'angustia.
*** Rudolf HAGELSTANGE, 1912-1984, poeta tedesco, Sonetto 10, da Credo Veneziano, traduzione di Alberto Noceti, in 'Poesia', n. 340, settembre 2018
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