Dietro la frenesia del risparmio, della ricerca della spedizione gratuita su cui una commessa si concentra per assolvere alla sua funzione di consumatore si annidano sia l’impoverimento del lavoratore-consumatore sia lo sfruttamento del lavoro nella logistica. Lo stesso vale per il precario che rivendica il diritto di trovare aperti i negozi la domenica o durante i giorni festivi, gli unici a sua disposizione per fare la spesa. E capita che inveisca anche contro le chiusure o gli scioperi, non accorgendosi che il problema non è dei lavoratori del commercio e della distribuzione, ma di chi gli ha sottratto ogni tempo di vita oltre quei brevi momenti. «Toglieteci tutto ma non il consumo!»: un breve ma ossessivo messaggio subliminale in costante filodiffusione.
*** Marta FANA, ricercatrice in economia presso l'istituto di studi politici di Sciences Po di Parigi, esperta di economia del lavoro e diseguaglianze, saggista, Non è lavoro, è sfruttamento, Laterza, 2017
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