era salire alle stelle
con tutto il corpo
ricadere di schiena sul materasso blu
con un tonfo
era affondare nell’oceano
ogni rincorsa era una spedizione al polo
saremmo potuti morire
un secondo dopo
lo stacco
per un guasto alle ginocchia
porre fine alla carriera
lo avremmo fatto solo
per un «bravo»
ma l’adulto non voleva saperne
restava imperturbabile
alzava in silenzio l’asticella.
*** Matteo ZATTTONI, 1980, Prendere lo slancio, da Lo slancio dell'inizio, inediti, in 'atelierpoesia', 5 ottobre 2016, qui
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