domenica 26 novembre 2017

#SGUARDI POIETICI / Vergine moderna (Edith Irene Södergran)

Io non sono una donna. Sono una cosa neutra.
Sono un bimbo, un paggio e una decisione ardita,
sono un raggio ridente di sole scarlatto…
Io sono una rete per tutti i pesci voraci,
sono un calice a onore di tutte le donne,
sono un passo verso il caso e la rovina,
sono un salto nella libertà e nel sé…
Io sono il sussurro del sangue nell’orecchio dell’uomo,
sono una febbre dell’anima, della carne voglia e rifiuto,
sono una targa d’ingresso a nuovi paradisi.
Io sono una fiamma, che cerca vivace,
sono un’acqua, fonda, ma audace fino al ginocchio,
sono fuoco e acqua in rapporto leale, e senza condizioni…

*** Edith Irene SÖDERGRAN, 1892-1923, poetessa finlandese di lingua svedese, Vergine moderna,  da Edith Södergran, Diker, Holger Schildts, 1916, traduzione di Daniela Marcheschi, da La luna e altre poesie, Via del Vento Edizioni, 1995, segnalata in 'poesia in rete', 17 settembre 2017, qui
https://it.wikipedia.org/wiki/Edith_S%C3%B6dergran


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