giovedì 9 novembre 2017

#LINK / Fake news, giusto preoccuparsene (Annamaria Testa)

Nel 2017 la diffusione delle notizie false in rete preoccupa “abbastanza o molto” il 78 per cento degli utenti, secondo un sondaggio condotto dalla Bbc in 18 paesi. Nel medesimo sondaggio, il 58 per cento degli utenti dichiara che internet non dovrebbe essere oggetto di regolamentazione da parte dei governi. Bene: che si fa?

Per cominciare, eccovi un velocissimo riassunto delle puntate precedenti: tutto sembra succedere a fine 2016. Donald Trump è eletto presidente degli Stati Uniti. La campagna, secondo un paper assai citato e pubblicato dagli economisti Hunt Allcott e Matthew Gentzkow, è contraddistinta da quattro fatti inediti.

Il 62 per cento degli adulti americani oggi si informa attraverso i social media.
Le notizie false più popolari sono condivise molto più delle notizie prodotte da media accreditati (mainstream news).
Tante persone esposte a notizie false dichiarano di crederci.
Le notizie false più gettonate sembrano favorire Donald Trump.
Conclusione di molti commentatori: le notizie false hanno facilitato l’elezione di Trump. Per inciso: poco prima c’era stata la Brexit, e anche in quel caso le notizie false sembrano aver giocato un ruolo importante. (...)

*** Annamaria TESTA, esperta di comunicazione, E' giusto preoccuparsi delle fake news, e continuare a farlo,  'internazionale.it', 6 novembre 2017

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