Settembre e quei cieli
di latte condensato
il primo freddo nelle ossa
e la sensazione di dovere
Verranno i gialli e i rossi
e le luci intermittenti nelle strade
Per ora ti domandi
se una maglia o due
o se, decisamente,
la giacca autunnale
ma su una cosa il dubbio non si pone:
non cedere, non oggi, alla ragionevolezza delle calze
non molleggiare nel tepore che imprigiona.
Così riconosci per strada i simili, i pari
intirizziti e fieri:
Libertà! Gridano le dita, smaltate rosse, sanguigne,
Rivoluzione!
Vale pure un po' di freddo ai piedi
la difesa a oltranza
della bella stagione.
*** Alessandra RACCA, 1979, poetessa, 'facebook', 18 settembre 2017, qui
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