Una delle grandi menzogne interessate messe in giro contro le Ong, la più vergognosa, si riassume in tre parole "Lucrano sui migranti". Chi vive di capacità e imbrogli, di furbizie e gherminelle non concepisce del resto che si possa aiutare, assistere, salvare, fare volontariato senza scopi inconfessabili. Solo che le Ong devono essere per statuto trasparenti, e i loro bilanci pubblicati.
L'altra menzogna velenosa è quella sulle indennità di missione: "Ho letto/sentito/saputo che sulle navi guadagnano 10mila euro al mese, comodo fare soccorso così!".
Allora, facciamo da oggi un po' di pulizia e di informazione. Prendiamo i dati dell'organizzazione più prestigiosa e più presa di mira, Medici senza frontiere. Un operatore umanitario di Msf alla prima missione prende in media 1.700 euro lordi al mese, pari a circa 1.200 euro netti. La cifra aumenta a seconda dell'esperienza e della responsabilità della posizione. Per esempio un capo progetto con più esperienza può prendere in media 2.600 euro lordi al mese, pari a circa 1.700-1.800 euro netti. Msf spende in mare circa l’1% del budget che utilizza per tutti i progetti nel mondo (il resto “a casa loro” in circa 70 paesi – e oltre il 56% in Africa). In totale nel 2016 Medici senza frontiere ha speso per le attività di ricerca e soccorso circa 10,4 milioni nel Mediterraneo. E non ci guadagna, né potrebbe farlo: non ha scopo di lucro, e vive sui contributi di chi aiuta. Per questo gli attacchi sono canaglieschi: in Italia il 100% dei fondi raccolti deriva da donazioni private, a livello internazionale oltre il 96% deriva da donazioni private. L’anno scorso Medici senza frontiere ha rinunciato anche a un piccolo residuo di fondi europei per mostrare la sua distanza dalle politiche UE sulla migrazione. Quindi Medici senza frontiere vive e opera solo grazie all’aiuto dei privati (in Italia 94% cittadini, 6% fondazioni e aziende selezionate). Chi denigra sa di sabotare questa linea di finanziamento spontaneo e disinteressato: aggettivi per loro intollerabili.
*** Enrico MENTANA, giornalista, direttore di TgtLa7, 'facebook', 10 agosto 2017, qui
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