lunedì 10 luglio 2017

#SENZA_TAGLI / Il razzista è imbecille perché (Matteo Saudino)

Il razzista, di ogni colore e di ogni latitudine, è probabilmente la massima epifania dell’imbecillità. Ecco in breve il perché di tale incommensurabile imbecillità.

1. Il razzista è imbecille perché è razzista nel suo agire e parlare, ma, quasi sempre, nega pubblicamente di esserlo. Pertanto il razzista è un paradosso spazio-temporale: esiste e non esiste al contempo.

2. Il razzista è imbecille perché pur non esistendo le razze, egli pretende comunque di esistere e di importunare tutti sparando una quantità industriale di cretinate e fandonie. Il razzista costruisce la sua identità per antitesi, è un nulla che esiste a partire da alterità inventate: gli ebrei hanno ucciso Gesù, hanno diffuso le peste e continuano a controllare le banche; oppure, gli indios, conquistati e sterminati a decine di milioni, erano senza dio, non avevano l’anima ed erano tutti cannibali: e ancora, gli immigrati, in fuga da guerre, vogliono invaderci, conquistarci e convertirci. Cretinate su cretinate, falsità su falsità che il razzista imbecille tramuta in verità.

3. Il razzista è imbecille in quanto non comprende la realtà sino a deformarla e rovesciarla. Facciamo alcuni esempi: i profughi ricevono 2.5 euro al giorno e dormono in strutture che costano allo stato 20 euro al giorno, ecco che per l’imbecille razzista i rifugiati vivono in alberghi a 5 stelle e ricevono 35 euro al giorno; gli immigrati pagano le tasse, contribuiscono al sistema pensionistico italiano, ma per l’imbecille razzista, spesso evasore fiscale, sono un costo e uno spreco di denaro; gli immigrati raccolgono pomodori, mele, peperoni, arance, uva per 5 o 8 euro al giorno, ed ecco che per l’imbecille razzista ci rubano il lavoro; i governi riducono i diritti del lavoro, aumentano l’età pensionabile e tagliano lo stato sociale, stai certo che il razzista imbecille farà un bel corteo contro gli immigrati che invadono il suo Paese, Italia, Ungheria o Gran Bretagna che sia.

4. Il razzista è imbecille perché si fa manipolare da chi è ricco e potente. Non c’è montatura, idiozia, stupidaggine, falsità che governi, partiti, network, multinazionali decidono di propagandare senza che l’imbecille razzista non la sostenga con cieca e ottusa dedizione, l’importante è che abbia sempre una buona carica di odio e violenza, in modo da liberare le frustrazioni represse. Ed è così che c’è sempre uno zingaro, un ebreo, un musulmano, un negro, un napoletano, un marocchino, o qualcuno più a sud o est di lui, su cui sfogare rabbia e fallimenti.

5. Il razzista è imbecille perché riduce i problemi complessi a soluzioni semplici, binarie: la colpa è dell’altro, di chi è da sempre diverso da me. Siccome io non capisco la complessità la annullo. Non riesco a fare un puzzle da 500 pezzi, allora faccio quello da 4 di mio nipote che ha tre anni.
La dimostrazione più elevata, direi quasi inconfutabile, dell’imbecillità del razzista c’è la offre la storia e nello specifico il nazismo. Infatti, se un pederasta, basso, bruno con i baffi (Hitler), uno storpio sociopatico (Gobbels) e un panzone pervertito (Goering) sono riusciti a spacciarsi come teorici, esempi e difensori della razza ariana, allora il razzista è veramente l’incarnazione suprema dell’imbecillità. Va bene il contesto sociale ed economico post prima guerra mondiale, va bene la genialità maligna del Fuhrer, ma guardandoli e osservandoli anche di sfuggita qualche dubbio sulla purezza della razza poteva anche sorgere, invece… niente di niente, perché gli imbecilli non hanno dubbi: credere, obbedire e combattere.

6. Il razzista è talmente imbecille da renderti imbecille, in quanto le sue non argomentazioni e le sue stupidità sono talmente irrazionali, illogiche e infondate da non poter esser confutate e contraddette. L’imbecillità del razzista ti trascina nel buco nero della stupidità dove si comparano le mele con le pere, le altezze con le lunghezze, i minuti con i litri e in cui le cose sono così perché sono così. E così gli zingari rapiscono i bambini, i musulmani sono violenti, i napoletani rubano e puzzano, i profughi sono terroristi, i rumeni sono violenti, gli ebrei sono usurai, gli extracomunitari violentano le nostre donne. Ed è così perché è così. O al massimo è così perché l’ho sentito dalla D’Urso, lo ha detto Salvini, l’ho letto su Libero o su Facebook.

7. Infine, il razzista è il massimo dell’imbecillità perché non si scaglia contro l’attore, lo sportivo e la modella di colore o lo sceicco con il panfilo, anzi chiede loro quasi sempre un autografo o di farsi un selfie; l’imbecille razzista discrimina con violenza i deboli, i poveracci e i marginali, coloro che fuggono da guerra e miseria in cerca di vita e fortuna. Il razzista è imbecille, ma non per questo non è pericoloso, anzi. Di imbecillità in imbecillità, la Storia ha prodotto tragedie, violenze, discriminazioni che hanno alimentato il dominio dei pochi sui molti. Per questo l’imbecillità del razzista non va giustificata, ma combattuta con tutti i mezzi culturali che abbiamo a disposizione.

*** Matteo SAUDINO, docente di filosofia e storia, 'facebook', 8 luglio 2017, qui


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