La nostra mente non sembra fatta per pensare e riflettere; se lo fosse, per noi oggi le cose sarebbero più semplici. Ma in tal caso non esisteremmo e io non sarei qui a parlarne: il mio ipotetico antenato riflessivo e introspettivo sarebbe stato mangiato da un leone, mentre il suo cugino non pensante, ma rapido e reattivo, sarebbe corso a cercare riparo. Considerate che pensare richiede tempo e in genere rappresenta un grande spreco di energia, che per più di cento milioni di anni i nostri antenati sono stati mammiferi non pensanti e che nel brevissimo lasso di tempo in cui abbiamo usato il cervello l’abbiamo utilizzato su soggetti troppo marginali. Le prove dimostrano che pensiamo assai meno di quanto crediamo, tranne, naturalmente, quando ci pensiamo.
*** Nassim Nicholas TALEB, 1960, filosofo, saggista e matematico libanese naturalizzato statunitense, esperto di matematica finanziaria, Il cigno nero. Come l'improbabile governa la nostra vita, 2007, Il Saggiatore, 2008, traduzione di Elisabetta Nifosi
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