verranno a saperlo nel mio bar?
Quella sera si scoleranno
qualche bicchiere in più
diventeranno perciò
più allegramente tristi?
Avranno la sensazione che
(senza conoscere la massima)
media vita in morte sumus
e si sentiranno pervadere
da un dolce brivido
essendo ancora vivi?
Sapranno che ero
uono di quelli
che,
non solo al banco,
si estasiavano alla vista
dei bei doni della vita?
Sapranno
quello che io sapevo del vino,
non riguardo a cento bicchieri
bensì a uno solo,
sapranno
ciò che io sapevo delle donne,
non delle donne in genere,
ma di lei
che
come la luce d'agosto
filtrava nel mio sangue
mentre stavo appoggiato
al banco di questo bar
che senza la sua fluttuante
immagine sarebbe nel mio spirito
una sordida tana per soli uomini.
*** Kajetan KOVIČ, 1921-2014, giornalista, poeta, scrittore sloveno, Nel mio bar, traduzione di Jolka Miličin, in 'casadellapoesia', qui
In Mixtura ark #SguardiPoietici qui
Nessun commento:
Posta un commento