La regola è l’altra faccia della convivenza, sono due lati della stessa medaglia. Lo si può verificare empiricamente: non possiamo incontrarci se non applichiamo regole comuni sulla misurazione del tempo; non possiamo comunicare se non applichiamo regole condivise di linguaggio; spesso, se non sempre, i contatti tra le persone hanno regole specifiche (per fare qualche esempio, stare a tavola, assistere a una conferenza, frequentare la scuola sono tutte attività che hanno le proprie regole). Allo stesso modo si può constatare che qualsiasi tipo di associazione, comunità o consorteria – un ordine religioso, una bocciofila, un cineclub, la mafia... – si basa su regole.
*** Gherardo COLOMBO, 1946, ex magistrato, Sulle regole, Feltrinelli, 2010
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