martedì 13 settembre 2016

#QUARTAdiCOPERTINA / "Il Turista", di Massimo Carlotto

Massimo CARLOTTO, "Il Turista"
Rizzoli, 2016
pagine 202, € 18,00, ebook € 9,99

Testo di presentazione dell'Editore - Citazioni scelte da Mixtura

«Tutti fingono, la menzogna è l'unica moneta di scambio che abbia valore. Solo che noi dobbiamo essere più bravi.»
Il Turista è un serial killer perfetto, diverso da ogni altro. Tanto per cominciare, non “firma” i suoi omicidi e non lancia sfide ai detective, perché farsi catturare è l’ultimo dei suoi desideri. È un mago del camuffamento, non uccide secondo uno schema fisso e mai due volte nella stessa città o nello stesso Paese: per questo lo chiamano il Turista. In più, non prova empatia né rimorso o paura, esercita un controllo totale sulla propria psicopatia. In altre parole, è imprendibile, l'incubo delle polizie di tutta Europa. Anche il più glaciale degli assassini, però, prima o poi commette un passo falso che lo fa finire in gabbia. Succede a Venezia – il territorio di caccia ideale per qualunque assassino – e la gabbia non è un carcere: è una trappola ben più pericolosa, tesa da qualcuno che in lui ha scorto la più letale delle opportunità.
Anche Pietro Sambo ha fatto un errore, uno solo ma pagato carissimo. Adesso, ex capo della Omicidi, vive ai margini, con il cuore a pezzi. Poi arriva l'occasione giusta, quella per riconquistare onore e dignità. Ma per prendere il Turista dovrà violare di nuovo le regole, tutte, rischiando molto più della propria reputazione. 
Maestro riconosciuto del noir europeo, Massimo Carlotto ci ha abituato a spingere i confini dei generi dove nessuno è mai arrivato. Per scrivere il suo primo thriller ha fatto saltare ogni paradigma, costruendo una macchina narrativa che non offre certezze se non quella dell’adrenalina che mette in circolo.


«
Sambo si fermò a guardare il ponte di Rialto. All’apice della carriera andava spesso ad appoggiarsi alla balaustra che dominava il Canal Grande. A quel tempo credeva di essere indispensabile per proteggere la comunità e che Venezia gli dovesse riconoscenza. Non aveva capito che la sua città non aveva considerazione nemmeno per se stessa. (Massimo Carlotto, "Il Turista", Rizzoli, 2016)

«Si sorprenderà delle doti che ancora non ha sviluppato» disse Abernathy. «Lei è insensibile, non prova empatia né rimorso e sensi di colpa. È il re della menzogna e della manipolazione. Se non avesse imboccato la strada dell’omicidio avrebbe potuto ambire alla carriera di dirigente in una grande azienda. Dove crede che le multinazionali vadano a pescare i tagliatori di teste? Noi le offriamo un futuro nel ramo di cui è già un discreto professionista. La proteggeremo e la pagheremo.»  (Massimo Carlotto, "Il Turista", Rizzoli, 2016)

«Noi dobbiamo fare attenzione a nascondere la nostra superficialità: nei discorsi, nelle relazioni personali» spiegò lui in tono complice. «Una volta che hai imparato a essere “profondo”, sei automaticamente sano di mente.» 
«Il segreto?» 
«Capire che tutti fingono, celano il volto dietro a una maschera, perché la menzogna è l’unica moneta di scambio che abbia valore fra gli esseri umani. Solo che noi dobbiamo essere più bravi.» 
«Sei anche un mezzo filosofo» commentò ammirata.  (Massimo Carlotto, "Il Turista", Rizzoli, 2016)

«Ti stai comportando da “mona”» disse Caprioglio in tono fraterno. 
«Perché mi rifiuto di svendere del tutto quel briciolo di moralità e umanità che ci è rimasto?» «Anche tu hai giocato sporco. E più di una volta.» 
«Con quelli che se lo meritavano.» 
«Secondo il tuo esclusivo e personalissimo giudizio.» 
«Hai ragione. A volte esagero con l’ipocrisia e sono stato il primo a non battere ciglio quando Tiziana ha ribadito che il Turista non finirà mai davanti a un tribunale. Mi chiedo però se riusciremo a sopportare il peso della responsabilità di negare verità e giustizia ai familiari delle sue vittime.» 
«Tu continuerai ad annaspare con i sensi di colpa, non riesci a farne a meno» sentenziò. «Io, invece, continuerò a campare rimpiangendo di non essere più bello e più ricco. Ma adesso andiamo a mangiare, al Turista penseremo dopo.» (Massimo Carlotto, "Il Turista", Rizzoli, 2016)
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In Mixtura una mia recensione a Massimo Carlotto, "La banda degli amanti", edizioni e/o, 2015, qui

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