Leggo in un articolo che "Il cliente è sempre più infedele e diffidente" e per questo motivo sempre più difficile da "trattenere" in azienda.
Come formatore aziendale, non ho mai digerito l'applicazione di queste categorie morali o pregiudiziali nel contesto dei rapporti commerciali.
Che significa "cliente infedele"? Il cliente non sposa mai nessun fornitore ed è sempre libero di andare con chi vuole ed operare libere scelte. Che significa "diffidente"? Il cliente è sempre più attento ed informato, esigente e consapevole delle scelte che compie. E' "giustamente" diffidente, nel senso che il mercato pullula di ladri e truffatori che si presentano spesso in giacca e cravatta o con un bel tailleur.
Quindi non è il cliente ad essere infedele ma è il fornitore ad essere incompetente nella relazione commerciale. Non è il cliente ad essere diffidente ma è il fornitore a doversi meritare con i fatti la fiducia del cliente.
*** Stefano GRECO, consulente, formatore, saggista, 'facebook', 12 luglio 2016, qui
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