Ho il cuore che bussa con forza alla testa,
il sangue che corre su lunghi binari
dai piedi ai capelli da sinistra a destra.
La cena con gli amici
Il Maestro e Margherita
Le bimbe sulla neve
I giorni più felici
La lunga passeggiata
Dolore sordo a un piede
Migranti nelle tende
La Pasqua s’avvicina
L’ufficio che mi attende
Ricette di cucina
Il sonno non mi prende
L’estate ai monti o al mare
Capelli da tagliare…
Eppure il silenzio mi fa compagnia
insieme al respiro che dorme al mio fianco.
Ascolto la notte che scivola via
perdendo ogni ora quel nero suo incanto.
Poi l’alba mi coglie a fermare un frammento
di un sogno tardivo che vuole sbocciare.
Un cane che abbaia, guaisce... un lamento.
C’è un raggio di luce che chiede di entrare.
*** Sara FERRAGLIA, poetessa, Insonnia, blog 'sarà poesia', 13 marzo 2016, qui
In Mixtura 1 altro contributo di Sara Ferraglia qui
Grazie per la condivisione della mia "insonnia".
RispondiEliminaSara
Grazie a te per il ritratto in versi di un'insonnia tanto realistica, sinteticamente ben mescolata da stati e emozioni così diverse.
RispondiEliminaE grazie per la felice ambivalenza del finale: «un raggio di luce che chiede di entrare» può segnare che è troppo tardi per prendere sonno, ma può pure dirci che c'è sempre speranza dietro le imposte...