domenica 13 marzo 2016

#SGUARDI POIETICI / Contributo alla statistica (Wislawa Szymborska)

Su cento persone:

che ne sanno sempre più degli altri
– cinquantadue;

insicuri a ogni passo
– quasi tutti gli altri;

pronti ad aiutare,
purché la cosa non duri molto
– ben quarantanove;

buoni sempre,
perché non sanno fare altrimenti
– quattro, be’, forse cinque;

propensi ad ammirare senza invidia
– diciotto;

viventi con la continua paura
di qualcuno o qualcosa
– settantasette;

dotati per la felicità,
– al massimo non più di venti;

innocui singolarmente,
che imbarbariscono nella folla
– di sicuro più della metà;

crudeli,
se costretti dalle circostanze
– è meglio non saperlo

neppure approssimativamente;
quelli col senno di poi
– non molti di più

di quelli col senno di prima;
che dalla vita prendono solo cose
– quaranta,
anche se vorrei sbagliarmi;

ripiegati, dolenti
e senza torcia nel buio
– ottantatré
prima o poi;

degni di compassione
– novantanove;

mortali
– cento su cento.

Numero al momento invariato.

***  Wisława SZYMBORSKA, 1923-2012, poetessa polacca, premio Nobel per la letteratura nel 1996, Contributo alla statistica, da Discorso all’ufficio oggetti smarriti, traduzione di Pietro Marchesani, Adelphi, citata in ‘dis.amb.iguando’, 2 febbraio 2012, http://bit.ly/WMWQTm  


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