Un buon leader mette da parte i propri bisogni per il bene dell’organizzazione, ma questo non significa sacrificare completamente la vita personale.
Chi trascura completamente le proprie necessità di movimento, sonno e svago finirà vittima del cosiddetto burnout, una graduale perdita di energia, attenzione e passione. Spesso non percepibile agli esterni, questa sindrome colpisce una percentuale significativa della popolazione dei dirigenti.
I leader superstar di oggi integrano l’impegno verso gli altri con un’attenzione altrettanto importante a se stessi. Che vi ripromettiate di rispettare un programma di esercizio fisico, di godervi i vostri hobby, di cenare in famiglia o di riflettere su che cosa è importante per voi, dedicarvi del tempo vi rende una versione migliore, più pienamente realizzata di voi stessi. Incominciate facendo una piccola ma significativa promessa a voi stessi e mantenetela. Se ci riuscite, proseguite con un’altra. Non ci vorrà molto prima che si manifesti una ricaduta benefica sulla vostra performance.
*** Michael E. KIBLER, consulente statunitense, Treat Promises to Yourself as Seriously as Promises to Others, Harvard Business Review, settembre 2015, qui, citato da Giampietro Vecchiato, 'facebook', 22 febbraio 2016
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