Non ha strappato le ali alle mosche quando era piccolo
non ha legato i barattoli alla coda dei gatti
né imprigionato gli scarafaggi
nelle scatole di fiammiferi
non ha distrutto le case
delle formiche.
È diventato grande.
E vedete il male che gli hanno fatto.
Quando è morto, ero al suo capezzale
e mi ha detto: leggimi una poesia
che canti il sole e il mare
le officine atomiche la luna artificiale
che canti la grandezza dell’uomo.
*** Nâzim HIKMET, 1901-1963, poeta turco, da Maurizio Cucchi, a cura di, La grande poesia, Hikmet, 'la Repubblica', 2021, traduzione di Joyce Lussu
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