“In Italia vengono uccise più di cento donne all’anno, dai loro ex compagni o da quelli attuali, ma la stampa ha cominciato a occuparsene solo di recente. Sa cosa scrivono su certi giornali? Che si è trattato di un raptus di follia, quando dietro a certe storie ci sono incubi che durano da anni. Si ricorda il caso di quel professore che ha ammazzato la figlia per fare un dispetto alla moglie?”
Faccio segno di sì.
“La psicologa della scuola spiegò ai compagni di classe della bimba che quel papà aveva ucciso per eccesso d’amore, per portare con sé in cielo quell’angioletto della sua bambina!” si accalora. “Se fosse stato un extracomunitario, la gente avrebbe invocato la pena di morte. Ma si trattava di uno stimato professore…”
*** Grazia VERASANI, 1964, scrittrice e cantautrice, Di tutti e di nessuno, Marsilio, 2020
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