Beato il cuscino,
che di notte ti respira l’odore
per rendermelo in tua assenza.
Beati il bicchiere, il cucchiaio e la forchetta
sui quali hai lasciato i tuoi baci.
Beato il divano che ti tenne tra le braccia,
compagno nelle sere meno audaci.
Ma che sia maledetto il telefono
che tiri fuori dalla tasca:
guardando nel suo sguardo
dimentichi il mio viso.
*** Ylenia PAPA, Makarismos, inedito, in 'internopoesia', 25 febbraio 2021, qui
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