Inverno rinsecchito
sotto sparse gelide nevi,
tra i cipressi e le case segnate dagli anni,
aggrappate a colline pietrose,
inverno del mio primo bacio,
con poche parole in accenno,
taciturno come i tuoi alberi senza fronde
e il volo breve timoroso del passero.
Stagione assorta
dove parlavo del vento
e le carezze di lei
intimorite, con le mani fredde,
con il cielo limpido
chiaro sopra di noi.
*** Antonio PORTA (Leo Paolazzi), 1935-1989, poeta e accademico, Inverno rinsecchito, da Calendario, Schwatz, 1956, in 'il canto delle sirene', 21 dicembre 2020, qui
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