Quando moriamo, le sole cose che ci danno continuazione sono i nostri pensieri, le nostre parole e le nostre azioni, ossia il nostro karma […] Tutti i pensieri che abbiamo formulato, tutte le parole che abbiamo detto, tutte le azioni che abbiamo compiuto: questo è il karma, che ci segue e ci dà continuazione. Dovremo lasciare alle spalle ogni altra cosa. Stiamo parlando di ereditare i frutti delle nostre azioni, e non i risparmi dei nostri genitori. Ciò che abbiamo pensato, detto e fatto si chiama karma, che in sanscrito significa azione. Ciò che facciamo, diciamo e pensiamo continua dopo che l’azione si è compiuta e i suoi frutti ci seguono. Sia che desideriamo questa eredità, sia che non la desideriamo, essa resterà con noi. Tutti i nostri adorati possedimenti e tutte le persone che amiamo dovranno essere lasciati alle spalle, ma il karma, il frutto delle nostre azioni, ci seguirà sempre […] Il karma è il terreno su cui posiamo i piedi. Abbiamo un solo fondamento ed è il nostro karma. Non abbiamo altra base su cui poggiare. Riceveremo i frutti di qualunque azione che abbiamo compiuto.
*** Thich Nhat HAHN, 1926, monaco buddista, poeta, Paura. Supera la tempesta con la saggezza, 2012, traduzione di Paola Berberis, Macro, 2017, citato in Vito Mancuso, I quattro maestri, Garzanti, 2020
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